Quanti insegnamenti in questi mesi, fiotti di vita che escono dalle vene come sangue, dapprima in grumi dolorosi, successivamente finalmente fuidi.

Nell’incespicare quotidiano in frammenti più o meno grandi di delusioni, fastidi, situazioni stantie appare chiara una sola cosa: farsi scivolare di dosso ogni granello di sporcizia per andare via liberi e leggeri.

Se è vero che “Tutto Scorre” che non ci si bagna due volte nella stessa acqua di fiume, lo stesso sia nella nostra incasinata vita. Non rifare gli stessi errori, non ricadere negli stessi schemi, in una parola imparare ad osservare ciò che ci accade con occhi e animo diverso.

Primo esercizio.

Evitare il crostello di protezione da tutto che poi, ogni difesa solida ha sempre il suo punto di rottura.

Secondo esercizio.

Ridere o almeno sforzarsi di sorridere dinnanzi a tutti gli inganni, dinnanzi a quelli che ti raccontano una realtà che è solo nella loro fantasia. Lo chiamo il distacco del saggio, che non è non avere interesse, semplicemente mantenere una sana e coraggiosa distanza.

Terzo esercizio.

Vivere. Assaporando gli attimi. Per sempre.

Ecco.

Paradita

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