Ci sono mesi in cui far quadrare i conti diventa impresa da funambolo o da esorcista.
Cercare di tirare la copertina quel tanto che serve per riuscire ad arrivare senza troppe ossa rotte al fatidico 27 del mese.
Che corsa, che fatica, che salita.
Se ripenso al tempo in cui sollazzavo con leggerezza la mia carta di credito che tanto non rischiavo nulla, se ripenso alla leggerezza, alla superficialità del mio vivere quotidiano… Se ci ripenso…
Tempi andati, scenario modificato in modo brutale…
Eppure è ancora così arduo far tacere il piccolo demonio che stuzzica il ricordo e, a volte, mi spinge ancora a sognare di poter viaggiare, di poter entrare in un negozio per il piacere di acquistare un paio di scarpe nuove o un vestito di cui, nel 99% dei casi, non ho affatto bisogno.
Non è più così, da tempo, oramai. Eppure, ci sono mesi in cui, la situazione diventa più difficile del solito e brucia, come il ghiaccio sulla pelle.
E ti racconti che sei fortunata perché, il tuo piccolo 27 del mese, arriverà e, almeno quello, nella tua vita (ancora per un po’) è garantito, sicuro.
Non sono ancora abituata a vivere nella privazione dei miei desideri, che so essere superflui eppure – apparentemente – indispensabili…
E fatico a trovare il sorriso perché sono spaventata. Devo badare a me e, a volte, ho un gran paura di non farcela.
Paradita