Una delle giornate più calde dell’estate che la Pimpramobil stava per collassare per la seconda volta (13 anni di vita, 100.444 km vissuti a fondo pedale) e la Pimprapilot pure lei trasudava come il ferro da stiro temperatura cotone, vapore al massimo…
Arrivo un’ora prima, ne approffitto per fare un bankomat che sono proprio senza il becco di euro, farmi la dose di espresso necessaria ad affrontare la mia prima avventura "svedese".
Il tempo passa veloce e, prima di quanto immaginassi, calco l’ingresso del più colossale negozio di mobili e affini che ho mai visto in vita mia.
Al primo piano, il demone dello shopping si sveglia all’improvviso: carrellino giallo appoggia-borsa che mollemente tiro dietro di me, con fare blasé (che finzione!) i sensi all’erta, pronti a captare l’articolo giusto per la mia, già sovraffollatissima, tana. Reparto bimbi – meno male che sono una zitellona senza figli che già lì 500 euro di spesa non me li leva nessuno! 🙂 – non posso resistere alla tentazione colorata di bicchierini di plastica dura, corredati da coppette e posate "per i miei aperitivi estivi" dico tra me e me, consapevole della cazzata che mi sto raccontando.
La visita procede, la voglia di cambiare totalmente la planimetria del mio piccolo appartamento, mobili annessi e connessi compresi, cresce dentro di me. Ho bisogno di una svolta epocale, mi dico (un’altra!!!???).
Fortunatamente la borsa Ikea, appoggiata sul carrellino da trasporto, limita i danni che posso fare, di sicuro il nuovo mobiletto per il bagno così non lo posso trasportare…
I colori, le forme, le idee, il design, la creazione degli ambienti, TUTTO è perfetto e, ai miei occhi, non sfuggono gli sguardi carichi di promesse delle giovani coppie, dei single che affrontano il primo loro volo al di fuori della famiglia e delle coppie datate che, con sguardi complici, rivivono il loro tempo del progetto iniziale e gioiosamente acquistano nuovi pezzi per la loro casa.
Mi sento tanticchia sfigata, da sola all’Ikea, perchè il volo fuori dalla famiglia l’ho – fortunatamente- già fatto da un pezzo, una famiglia l’ho già sfasciata e adesso vado all’Ikea senza nessuno con cui litigare per la scelta dei piatti nuovi.
… Rovescio della medaglia…
Alle casse il diveritmento finale: "Signora lei paga con la carta?" Pimpra "Si certamente", "Bene venga a questa cassa"
La mia prima esperienza di cassiera fai_da_te! Non è mica così semplice azzeccare il codice a barre con la pistola laser, riporre gli articoli nella nuova borsa blu ENORME che devi comprare perchè è impensabile caricare tutte le cazzate che non hai potuto lasciare in negozio, in sacchetti di cartone dalle dimensioni relativamente modeste!
Un divertimento pazzesco, con il povero assistente che non può mollarmi un solo istante che di sicuro combino qualche pasticcio…
E per finire in gloria, breve scorrazzatina al reparto alimentare che, fatto 30, facciamo anche 31!
Gioiosa fino alla follia me se sono rientrata a casa, pronta ad affrontare la mia nuova veste di "bricoleuse" cosa per la quale, notoriamente, non sono particolarmente portata…
Amici Cari, non vi dico cosa ho combinato una volta a casa, in fase di montaggio… sto ancora ridendo!
BUONA CONTINUAZIONE DI GIORNATA!
Pimpra