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CATTIVE ABITUDINI

 

In questi giorni di forzato riposo sono stata magicamente unta dalla saggezza di alcune frasi che ho letto, visto e sentito.

Entrate come vorticose punte di trapano nella testa, mi hanno pungolato l’animo di pensieri.

Tra le tante, un concetto, probabilmente banalissimo, che ho sentito ieri sera in tv: elimina le emozioni dal cibo.

Non ci avevo mai pensato così lucidamente, o, meglio, lo avevo fatto ma, sentirlo dire per bocca altrui il concetto entra meglio nella testa.

“Elimina le emozioni dal cibo” quante volte mi sono ritrovata tra i denti gommose e morbide senza nemmeno sapere il perchè. Senza averne realmente (tanta) voglia, oppure mangiandone un quantitativo davvero esagerato, senza percepirne praticamente più il sapore.

La mia mente faceva un calco: gommosa su emozione. Gommosa (buona) su emozione (cattiva).

La malattia e la sua cura.

Ampliando come un paracadute il concetto, è abbastanza facile capire come ci creiamo un sacco di scorciatoie comportamentali per sfuggire a situazioni emotive che non siamo capaci di reggere.

Allora ho pensato di provare a immaginare quanti altri calchi e scambi (di significante sul significato e viceversa) faccio nella mia vita, per non affrontare, magari solo guardandoli,  degli aspetti della mia vita che non sono in grado di gestire direttamente.

L’effetto piacevole di una tale presa di coscienza è che l’elemento specchio o civetta con il quale mascheriamo il reale disturbo, improvvisamente perde appeal e le gommose tornano ad essere, a pieno titolo, solo delle caramelle gommose, nulla più. E se ne va la voglia compulsiva e resta solo il piacere che, gestendosi naturalmente, sa quando è basta.

Provare per credere…

Paradita

 

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GIOIE DEL PALATO

E’ quasi tutto a posto: cambio di stagione (una rottura di scatole senza precedenti) quasi concluso, mancano le adorate scarpe che sostituirò nel fine settimana.

La micro casa regala un senso di ordine (più o meno) come se ogni oggetto avesse una sua precisa collocazione e nulla fosse lasciato al caso.

Al momento negli armadi gli abiti e gli accessori sono disposti secondo sfumature di colore, in attesa di essere incasinati nel corso del tempo, infatti al successivo cambio di stagione l’armadio è una cacofonia decisamente fastiidiosa per il mio senso estetico.

Sono mediamente soddisfatta, non fosse che mi manca un dettaglio rilevantissimo nell’economia della mia nuova vita: IL CIBO.

Da che sono tornata a portare il mio cognome da nubile, il discorso "sana alimentazione" è stato lasciato come in sospeso… e adesso, dopo un anno di insanissime libagioni,  ho detto basta!

Basta nutrirmi di croccantini e insalate e mozzarella e gommose e morbide, vorrei assaporare il sapore di qualche buon pescione al forno, qualche gratin di quelli che mi piacciono, qualche golosità che fa sentire vivi e soddisfatti…

Ma…. come, dove?

Al ristorante mi piace andare mediamente, nel senso che ho maturato la convinzione che si mangia meglio in casa, piatti cucinati da sapienti mani, ingredienti conosciuti, nessuna contraffazione.

Il problema è che, la Pimpra, nonostante per molti anni abbia avuto la fortuna incredibile di gustare manicaretti sublimi e di assistere alla loro preparazione, non abbia appreso nulla!!!!

:-O

Al supermercato non so mai cosa comprare perciò la lista della spesa non mi serve nemmeno scriverla e l’ordine di ciò che metto nel carrello segue i corridoio del supermercato, come se la mia volontà contasse poco e niente: cialde di farro (colazione), liquirizia gommosa e morbida (momenti di relax e di stress), croccantini di mais (idem), indivia belga (sempre), mozzarelle (con l’indivia), grana (se corro molto), fagiolini in scatola, ratatouille in scatola, gertrude, salsine messicane. Mangio solo questo e, a lungo andare, mi è venuto a noia!

NON SO COME AFFRONTARE I FORNELLI!!!!

Chi di voi sa se esiste un servizio di cuochi a domicilio, decidiamo insieme il menu della settimana, compro gli ingredienti e il cuoco me li prepara, poi, SURGELO TUTTO e voilà, il gioco è fatto!!!!

CONOSCETE QUALCUNO?????

Amici Cari, è definitivo, mi serve la governante! 🙂

BUONA SERATA A VOI TUTTI!

Pimpra

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SEMEL IN ANNO LICET PECCARE…

CIOCCOLATOIn questo richiamino fastidioso di inverno, è lecito consolare lo spirito… ognuno come gli va…

Personalmente vorrei strafarmi di gommose e morbide, che è almeno una settimana che non ne mangio (abbastanza).

I miei amici/colleghi, al contrario di me, preferiscono la cara vecchia amica di sempre: la cioccolata, consumata (o "assunta") in dosi che vanno dalle omeopatiche a quelle industriali…

Torno da una puntatina punitiva in una micro cioccolateria/perversa della mia città, proprio dietro l’ufficio, dove, sull’onda del bisogno di endorfine e di caffeina, ho degustato (è il caso di dirlo) un caffè con tocco cioccolatoso… una favola da leccarsi i baffi…

Adesso sono sveglia, appagata, ma fuori infuria la tempesta di pioggia e vento, sicchè, invece di lavorare… mi immagino distesa nel lettone, copertina da abbracciare, musichetta di sottofondo, Pimpra vicino a me… e Zzzzzz notte notte a tutti!

🙂

Amici Cari, altro che sogni di siesta pomeridiana, oggi la giornata è carica di impegni, tappiamoci il naso e… arriviamo a sera!

BUONA CONTINUAZIONE…

Pimpra

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DURING THE NIGHT…

Gommmosa e morbida tra i denti che baby cucciolo si incazza come un matto, occhiali stampati sul naso, sguardo incollato al pc… sono le 19.00 e mi trovo ancora in ufficio…

E’ il destino del mio lavoro, un piccolo momento di pausa nel clou dei mesi estivi (agosto in particolare) e poi a pedalare come una matta per tutto l’inverno e la primavera inoltrata…

Ma adesso qualcosa è cambiato, nessuno mi aspetta con un "gusto adulto" pronto da mangiare, nessuno che mi reclama per la sua dose quotidiana di presenza o di affetto.

Pimpra è diventata un gatto nottambulo, adesso sa che prima di una certa ora la sua mamma non parcheggia il rumoroso scooter sotto casa… è tutto dilatato, tutto spostato in avanti…

Baby mi ha fatto un "sms-ramanzina" (cose da baby-cuccioli moderni, ai miei tempi si telefonava e basta…), dicendomi che ovviamente mi sono venuti i brufoli da adolescente che se continuo a strafarmi di merde è normale.

Da adulta che sono, ho preso la cornetta e l’ho insultato che si facesse un po’ di cazzi suoi che io mi strafaccio di quello che mi pare e piace.

Stronza donna, proprio una grande stronza… ho fatto finta di non capire che voleva solo essere premuroso e preoccupato per le sorti del mio povero stomaco…

In giro c’è il deserto. Un deserto dei sentimenti che non ha pari, e molta paura.

Chi sei tu? Perchè mi vieni vicino? Cosa vuoi da me? Perchè mi stai guardando?

Una giungla di animali feroci che si temono e non sanno stringere alleanze, figuriamoci amicizie, men che meno amori…

Ecco, la gommosa è finita. La mia riflessione sulla vita e i sentimenti, pure.

Sono pronta a non affrontare anche questa notte, fuori oramai è già buio. Corro a lezione, poi a cena da mammà e di nuovo a lezione. Sono sveglia dalle 5.50, non mi sono fermata per un solo attimo e sarà così fino a notte inoltrata…

E tutto questo perchè, lì fuori, tutti hanno paura di tutto…

FELICE NOTTE, ALMENO A VOI…

Pimpra

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INTIMITA’

La mia amica Soledimattino che è una fonte inesauribile di ispirazione, nel suo blog, riporta questa frase:
"La nostra capacità di intimità si fonda sul rispetto profondo, una persona che consente al vero di esprimersi, di essere scoperto.
L’intimità può manifestarsi in qualsiasi istante: è un atto di abbandono, un dono che non esclude niente."
 Jack Kornfield
Quando l’ho letta sono rimasta folgorata: intimità profonda, atto di abbandono, dono che non esclude niente.
Quante volte nella vita e con chi siamo stati capaci di entrare in così profonda intimità?
A ben pensarci a me sembra quasi mai, soprattutto nella parte che recita "dono che non esclude niente".

Paura, ecco, paura di questo totale abbandono senza riserve. C’è sempre una parte del cervello che lavora e macina dati e crea pensieri e porta via la semplicità di un atto/gesto così importante, essenziale, intimo.
L’ho scoperto un banale lunedì 6 ottobre: forse non ho il coraggio profondo di essere "intima" nemmeno con me stessa.
Accidenti!
Amici Cari, sono rapita dal lavoro, mi sono strafatta di gommose e morbide che sono state il mio insano pranzo ed ora, drogata di insulina, continuo a trascinare il mio pomeriggio…
BUONA CONTINUAZIONE DI GIORNATA…
Pimpra

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ANAMNESI

"Farsi del bene, facendosi del male" è la considerazione che faccio stamattina, osservando da vicino la mia lingua orrendamente cosparsa di piccoli puntini brucianti e rossi.

Non ho ingerito qualche strano liquido troppo caldo, sicchè non si tratta di ustione da cibo.

La bocca porta su entrambi i lati dei piccoli taglietti dolorosi, non proprio erpes ma quasi.

Ho qualche brufoletto in giro per il corpo.

Motivazione: credo che la mia cura d’urto compensativa dei miei salti di umore, delle mie tristezze del periodo, invece che farmi bene mi sta letteralmente inquinando il corpo.

Croccantini a nastro, pranzi dimenticati, pseudo merende pomeridiane a base di gommose e morbide e cene senza i nutrienti adatti a un corpo che fa sport con regolarità.

Nel mio frigo, oltre a rimasugli della mia vita a due che non mangerò mai, entrano solo quintalate di verdura e mozzarelle.

La dispensa viene rifornita con regolarità di: patatine della peggio qualiltà (pacco da 400 gr), croccantini di mais.

La lingua si è fatta portavoce per tutti gli altri organi: comincia a nutrirti meglio!

Chissà, forse oggi l’ho realizzato: le ferite del cuore non si curano con il cibo!

Amici Cari, se tutto va come dovrebbe stasera mi gusterò un fantastico concerto della Nannini, sono curiosa e non vedo l’ora!

A voi il mio augurio radioso di trascorrere una BUONA GIORNATA e BUON CAFFE’ A TUTTI!

Pimpra

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